Il dibattito scientifico sull’efficacia e sulla sicurezza dei vaccini Covid-19 appartiene ormai alla nostra quotidianità. Scopo di quest’articolo non è supportare una linea di pensiero o un’altra, lascio l’incombenza a chi ne ha la giusta competenza. Credo però sia necessario realizzare un approfondimento sulla correlazione tra vaccino Covid-19 e risarcimenti in caso di eventuali complicanze.
Lo sapevi che le aziende che producono vaccini sono esenti da ogni tipo di responsabilità?
Ebbene sì, i grandi colossi farmaceutici operano in un business a bassissimo rischio d’impresa. Da un evento planetario di assoluta unicità storica, le multinazionali traggono ingenti profitti. Allo Stato tocca rispondere di tutte le responsabilità inerenti le reazioni avverse che il loro prodotto può innescare.
Di conseguenza, in caso di reazione avversa al vaccino Covid-19, il risarcimento graverà interamente sulle tasche dei cittadini.
Uno dei paradossi della questione è che l’EMA ha fornito un’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio dei vaccini Covid-19. Cosa significa? Il prodotto soddisfa gli standard UE di efficacia, sicurezza e qualità! Via libera alla commercializzazione su larga scala. Consultando però il sito per “L’Epidemiologia di Sanità Pubblica” (Come viene sviluppato e commercializzato un vaccino (iss.it)), risulta una fase 4 di sperimentazione del vaccino (“monitoraggio di sicurezza ed effetti secondari del vaccino negli anni e su una popolazione in costante aumento”) mai davvero testata.
Sono sicuro che non debba essere sempre il cittadino a pagare, tanto più per una sperimentazione di massa quella in corso. Le case farmaceutiche dovrebbero accollarsi la loro fetta di responsabilità. Se hanno davvero intenzione di generare un circuito di fiducia nei loro confronti non hanno altra arma che la trasparenza.