È arrivata la conferma che tutti (ci) aspettavamo: il vaccino ha ucciso Camilla Canepa. Forse ricorderai il caso della diciottenne di Sestri Levante deceduta lo scorso 10 giugno dopo aver preso parte ad un open day vaccinale in aveva ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca.
Il caso ha fatto molto clamore, tant’è che è a partire da quel momento in Italia si è deciso di inoculare il siero britannico esclusivamente agli over 60.
Il dossier di oltre settanta pagine stilato dalla Procura di Genova attribuisce ad una trombosi cerebrale la causa del decesso di Camilla, una trombosi provocata da una carenza di piastrine “attribuibile ragionevolmente a effetti avversi della vaccinazione”.
Il calvario di Camilla comincia con la somministrazione del siero. Il 3 giugno la ragazza finisce per la prima volta in ospedale, colpita da forte cefalea e disturbi alla vista. Al Pronto Soccorso di Lavagna decidono di rimandarla a casa. Dal dossier emerge comprensione nei confronti di questa scelta da parte dei sanitari. Si conosceva ancora poco delle reazioni avverse del vaccino ed era pressoché impossibile stabilire una correlazione tra gli eventi. Nella stessa relazione è evidenziato il corretto espletamento di tutte le procedure di compilazione del questionario e di somministrazione in hub vaccinale.
Il legale della famiglia Canepa ha parlato a margine della vicenda: “É chiaro che la ragazza non aveva patologie e non prendeva medicinali. La problematica delle controindicazioni su quella fascia di età erano state già evidenziate nel verbale numero 17 del comitato tecnico scientifico che diceva come fosse sconsigliato per le persone sotto i 60 anni. Anche per quel che riguarda Lavagna bisogna dire che Camilla il 4 giugno ha lasciato l’ospedale con le piastrine che continuavano a scendere…”
Poteva essere fatto qualcosa in più per salvarle la vita? Perché consentire a tutte le fasce d’età la vaccinazione con AstraZeneca modificando in corso d’opera un provvedimento che invece ne vietava la somministrazione? Chi ha preso determinate decisioni si aspettava che la statistica giocasse a proprio favore e che il vaccino non mietesse alcuna vittima? Pur avendo risposte a tutte queste domande, ahinoi, non potremmo comunque riportare indietro Camilla.