Quante volte ti sarà capitato di sentir dire in giro: “Il vaccino? Non so cosa mi iniettano! Potrebbe esserci di tutto lì dentro!”.
Ebbene, come promesso nell’ultimo articolo, supportato dal foglio illustrativo del vaccino Comirnaty (Pfizer Biontech) dedicherò questo spazio del mio blog all’analisi della composizione del vaccino prodotto dalla casa farmaceutica statunitense.
Il foglio illustrativo
Il Comirnaty è un siero ad RNA (acido ribonucleico) messaggero. Cosa significa? Che, una volta iniettato, induce l’organismo umano a riprodurre gli antigeni del virus SARS CoV-2. Per farlo comunica la codificazione del virus. Nello specifico sono gli antigeni S del virus a stimolare la risposta neutralizzante della persona vaccinata. L’RNA messaggero viene incapsulato in liposomi formati da alcoli (ALC-0315 e ALC-0159) e questo ne facilita l’ingresso nelle cellule. Riporto testualmente le componenti accessorie:
- 1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina (DSPC)
- colesterolo
- potassio cloruro
- potassio di idrogeno fosfato
- sodio cloruro
- fosfato disodico diidrato
- saccarosio
- acqua per preparazioni iniettabili
- sodio idrossido (per aggiustamento del pH)
- acido cloridrico (per aggiustamento del pH)
Mentre il saccarosio esercita la funzione di preservare le particelle, le componenti saline giocano un ruolo fondamentale nella regolazione dell’acidità del composto.
La postilla
Con assoluta oggettività è doveroso fare un po’ di chiarezza su uno dei dubbi più grossi che attanagliano gli “indecisi” sul tema vaccino. Mi riservo la chiosa di questo articolo per una postilla contenuta in calce al foglio illustrativo:
“Questo medicinale presenta un’autorizzazione subordinata a condizioni. Ciò significa che arriveranno ulteriori dati su questo medicinale. L’Agenzia europea dei medicinali esaminerà almeno annualmente le nuove informazioni su questo medicinale aggiornando questo foglio illustrativo, se necessario”
In uno dei miei primi articoli, così come nel mio ultimo libro, avevo già evidenziato come la fase di sperimentazione del vaccino Covid-19 sia stata ridotta davvero all’osso. Si è preferito bypassare tutte le procedure e le tempistiche inizialmente previste per pratiche del genere. Quest’ultimo passaggio ne è la riprova. Il processo di sperimentazione però non va percepito come interrotto. Semplicemente si è deciso di allargarlo all’intera popolazione mondiale.