Vaiolo delle scimmie, atto terzo. Nei precedenti articoli mi sono dilungato in una disamina sulla natura del nuovo virus, approfondendone modalità di contagio e sintomi. La scorsa settimana ti ho parlato dell’approvazione del Tecovirimat, della fase di sperimentazione cui è stato sottoposto e del perché fosse già sul mercato ancor prima del verificarsi dei primi casi italiani. Questa settimana il mio focus verterà sull’investimento recentemente affrontato dalle nostre autorità sanitarie per assicurare al Paese 5 milioni di dosi di vaccino.
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, è intervenuto a RaiNews24 sulla questione:
“Sul vaiolo delle scimmie dobbiamo dire con chiarezza che non siamo di fronte a un’emergenza. L’Iss ha già predisposto oltre 5 milioni di dosi di vaccino, quindi siamo preparati eventualmente nel procedere qualora ve ne fosse la necessità. Siamo di fronte ad una situazione che deve essere attenzionata e monitorata, la malattia non è paragonabile al Covid e non colpisce tutta la popolazione perché chi è stato vaccinato contro il vaiolo, ovvero circa il 40% della popolazione, ha già una protezione indicativamente dell’85%. Quindi è uno scenario diverso che deve essere monitorato. Il nostro governo sta monitorando anche attraverso una task force istituita all’Istituto superiore di sanità e in collaborazione con le Regioni e l’Ue.”
Dunque, ci ritroviamo ad affrontare una “minaccia” che ad oggi può essere derubricata a situazione da monitorare con 901 casi accertati in tutta Europa e 0 morti. E di tutta risposta chi ci governa ha ben pensato di investire una considerevole somma di denaro pubblico per prevenire una propagazione pandemica del virus.
Se sei solito leggere i miei contenuti, certamente saprai della battaglia che da anni porto avanti in merito al fallace utilizzo dei fondi statali in merito al tema della sanità pubblica, comparto colpevolmente carente e palesemente dimesso. Eppure quasi quotidianamente leggo di esborsi sostenuti con sufficienza e leggerezza per questo o quell’altro episodio contingente, scelte che paiono dettate da un ottuso impulso e non frutto di oculate valutazioni tecnico-scientifiche.
Presto scopriremo se questa sarà stata una brillante intuizione o l’ennesima costosissima svista. Intanto tu, cittadino, ti senti davvero protetto e tutelato da chi decide per te?