Negli scorsi giorni ha attirato la mia attenzione un documento ufficiale britannico, la cui eco non ha avuto meritato riverbero in Italia. Mi riferisco all’analisi statistica firmata dall’UK Health Security Agency che ha analizzato il rapporto tra vaccini Covid-19 e ospedalizzazioni nello scorso mese di dicembre.
Lo studio ha analizzato come, nel periodo preso in esame, i soggetti tri-dosati abbiano costituito la maggioranza dei ricoverati in strutture ospedaliere, con 5.143 unità. Non solo, 4.127 tra i pazienti ospedalizzati sono tra coloro vaccinati con due dosi e 781 con una dose, a fronte dei 4.725 soggetti non vaccinati ricoverati.
Tradotto in percentuale, solo il 26% dei ricoverati non risulta vaccinato. Se ne deduce che il 74% degli ospedalizzati ha ricevuto almeno un’inoculazione, così distribuiti se prendiamo esclusivamente il dato degli over 18:
- 39% – ricoverati con tre dosi
- 31% – ricoverati con due dosi
- 4% – ricoverati con una dose
Cosa ci suggeriscono questi dati? Abbiamo ingiustamente subito tutte le pressioni e i ricatti di una campagna vaccinale che, è dimostrato empiricamente, si sta rivelando incapace di mitigare i numeri relativi al ricovero ospedaliero. Potremmo essere dinanzi ad uno dei più grandi fallimenti medici dell’era moderna. In attesa, a questo punto, del dato italiano.